Federico di Aragona e
Il Regno di Sicilia
FEDERICO II di Aragona prenderà il nome di Federico
III di Trinacria
(1272 -1337) figlio di Pere III di Aragona e Costanza di Hohenstaufen.
Come già
accennato nella pagina dedicata a
Pere III el Gran o Pedro III el gran (cast),
con l'episodio dei Vespri Siciliani era divenuto il re consorte e
garante del Regno di Sicilia.
Antecedente: nel 1266 il
popolo e i nobili Siciliani erano oppressi dal re di Napoli Carlo d'Angiò
che aveva, con bene placido Papale, conquistato i territori della
Calabria, Puglia e Sicilia.
Quindi i nobili capeggiati da Giovanni da Procida, che in seguito divenne
Gran Cancelliere del regno di Aragona, chiesero aiuto all'Imperatore
di Bisanzio Michele Paleologo, e al Re di Aragona
Pere III che era il consorte di Costanza Hohenstaufen erede
naturale al trono di Sicilia (dinastia Sveva).
L'intervento di Pere III
fu decisivo e nell'anno
1282
nell'episodio conosciuto come i Vespri Siciliani,
la corona di Aragona cacciava definitivamente gli Angioini e la Sicilia veniva a sua
volta a far parte della corona di Aragona.
In conseguenza Pere III
venne scomunicato Papa Martino IV che ordina addirittura
una crociata
contro il Regno
Catalo-Aragonese.
Inizio
Ingerenza dello Stato Pontificio nella Corona di
Aragona e nel Regno di Sicilia
Pere III, con matrimonio con Costanza Hohenstaufen, ha
lo
scopo
espandere
l'influenza
della Corona di Aragona nel Mediterraneo.
Conseguentemente a questo episodio lo "Stato Pontificio"
visto nel contesto della lotta tra Guelfi e Ghibellini, scomunica Pere III
che ha sottratto la Sicilia a Carlo d'Angiò, re di Napoli e
di Sicilia che a sua volta l'aveva conquistata ai successori e
sostenitori dell'Imperatore Federico II di Svevia e Hohenstaufen.
Anche se discendenti diretti degli Hohenstaufen Manfredi e
Corradino (ghibellini), pagarono con la vita la fedeltà
all'Imperatore nemico suo malgrado dello Stato Pontificio.
Il Papa Martino IV bandisce una crociata contro Aragona condotta da
Filippo III
l'ardito re di Francia che era sposato con Isabella di Aragona, sorella
di Pere III, non solo, proprio perché scomunicato
Pietro o Pere, secondo il pontefice, non ha più diritto al trono che per
altro, secondo lui, rimane vacante.
Per questo motivo Martino
nomina successore alla Corona di Aragona il terzo figlio di Filippo
l'ardito, Carlo di Valois che divenne re titolare dal
1283. Questo pregiudicherà il comportamento dei
futuri re della Corona di Aragona che di volta in volta con trattati
dovranno resistere alla prepotenza della Chiesa e della Corona
Francese.
Inizio
ALFONSO III DI ARAGONA E LA SICILIA.
Successivamente alla morte di Pere III (1285) il regno di Sicilia passa
nelle mani del figlio, Alfonso III di Aragona detto il Liberale,
mentre
Jaume II di Aragona
(Giacomo II il giusto) diverrà re
di Sicilia
dal 1285 al 1296 ed il terzogenito Federico diverrà
Federico III di Trinacria solo dopo una lotta fratricida.
Alfonso, viene costretto per quanto detto sopra, mediante l'accordo con Papa
Nicola IV (1291 - Tarascona) a cedere i diritti sulla Sicilia
alla Francia esonerando quindi Jaume II come re di Sicilia a cambio della
rinuncia Francese sulla Corona di Aragona.
Per questo vennero
interrotti anche i trattati precedenti con il sultano d'Egitto
Kelaun a favore di Enrico II di Cipro.
Inizio
FEDERICO SUL TRONO DI SICILIA.
Ma la morte prematura di Alfonso III nello stesso anno (1291), fa
si che Jaume II divenuto così re di
Aragona e Maiorca, sentisse il diritto di non rispettare il precedente trattato.
Per
tanto nominò momentaneamente Federico, reggente del regno di Sicilia.
Pochi anni dopo non avendo risolto il contrasto di cui sopra, si aggiunse
il problema della successione al
Regno di Maiorca
(vedi anche
Jaime II di
Mallorca).
Le probabilità di un conflitto
Franco-Aragonese con il rischio di perdere il regno di Aragona, la pressione
sui territori di Maioca, Perpiñan, Montpellier e ovviamente sulla
Sicilia,
lo costringeva ad un nuovo trattato,
la pace di Anagni del 1295,
a cambio della rinuncia Francese al trono di Aragona, Jaume
consegnava la Sicilia agli Angiò acquisendo
comunque, il diritto di conquistare la Sardegna e la Corsica.
(immagine dello scudo tratto da wikipedia)
Ma i nobili Siciliani delusi da questo trattato proposero
Federico come nuovo sovrano
con l'appoggio unanime del parlamento che lo elesse Re di Sicilia con il
nome di Federico III
(1296) che a sua volta volle modificare lo stemma aggiungendo i simboli
Imperiali a quelli Aragonesi proseguendo così la
stirpe dei Hohenstaufen essendo nipote dell'
Imperatore Federico II. Forte di questa investitura inizia la conquista anche della parte
peninsulare.
Di conseguenza Federico si pone in contrasto non solo con il fratello Jaume
e con gli Angiò ma anche con il Papa Bonifacio VIII, artefice del
trattato di Anagni. In compenso fece delle buone riforme e dette più poteri al parlamento che a sua volta
era composto dai nobili, dal clero e dai rappresentanti delle città.
Federico era un ardente sostenitore Ghibellino quindi incitò i ghibellini
di Toscana e Lazio contro il Papa (1297) che a sua volta convocò il re di
Francia Filippo IV detto il Bello, Carlo II re di Napoli e
Sicilia e Jaume II di Aragona promovendo una
spedizione punitiva alla quale partecipò anche Carlo di Valois
fratello del sovrano Francese (ex re titolare di Aragona), ora, gli antichi nemici Angiò e Aragonesi erano
ora alleati.
Gli eroi dei
Vespri
Siciliani Roger de
Lluria (Ruggero da Lauria), ammiraglio e Giovanni da Procida,
governatore, fecero parte di questa spedizione che non riuscì a
sconfiggere totalmente le forze siciliane. Ci furono diversi scontri tra
i contendenti, quella di Catanzaro (1297) a favore dei Siciliani, quella
di Capo Orlando (1299) vinta da Roger de Lluira e successivamente quella
di Falconara (1299) vinta dai Siciliani ma questo non fu sufficiente per
debellare la tenacia dei Siciliani che grazie alla debolezza dei Francesi
e a una supposto ed interessato aiuto dei mercanti Catalani a Federico, la guerra terminò
nel 1302 con il trattato di Caltabellotta che riconosceva
Federico re della Trinacria, la sola Sicilia,
con durata limite ovvero a vita.
Dopo il trattato, alcune truppe Catalo-Aragonesi di ambo i bandi si unirono a
Roger de Flor che
sembra avesse conseguito il titolo di vice ammiraglio della flotta di
Federico con i mercenari della Compagnia Catalana riuscendo
così a formare la famosa
Compagnia Catalana
di Oriente che accettò la richiesta di
Andronico II
Paleologo Imperatore di Bisanzio che aveva suo malgrado ridotto al
minimo la flotta e l'esercito per questioni finanziarie e necessitava di
truppe mercenarie per contrastare i Turchi che premevano su quello che
rimaneva di un grande Impero.
La pace durerà poco in quanto Federico ed il parlamento Siciliano reclameranno la successione al trono
per conto del figlio Pedro (Pietro II di Sicilia 1304/1342) che in futuro favorì "l'annessione" del regno
di Sicilia alla corona di Aragona.
Inizio
LA SUCCESSIONE DI FEDERICO III.
Il trattato prevedeva inoltre il matrimonio tra Federico e
Eleonora d'Angiò, nipote di Carlo d'Angiò con l'intenzione
di far tornare la Trinacria sotto un unico regno, il Regno di Sicilia
(Napoli e Sicilia).
Dall'unione tra Federico e Eleonora nacquero 9 figli naturali tra cui
Pedro o Pietro II di Sicilia, Manfredi di Sicilia e
Giovanni di Aragona e Sicilia e
Duca di Atene e
Neopatria. Ma ebbe anche una o più amanti delle
quali si conosce
Alfonso Federico di Aragona e Sicilia.
Conseguenze. Possiamo dire che grazie alla collaborazione
tra Federico e i nobili si produssero una serie di benefici a favore di
questi che divennero così dei grandi proprietari terrieri con conseguenze
disastrose nei rapporti con la popolazione e in particolar modo con i
contadini. La riforma agraria promessa dal nuovo Stato Italiano
(1861) non fu mai applicata e conseguentemente si sviluppò il
fenomeno della Mafia.
Di fatto il regno di Sicilia era ormai spaccato in due e da qui la
distinzione tra regno di Napoli e regno di Sicilia.
Negli anni successivi dopo la morte di Martino l'umano ci fu un
cambio nella dinastia Catalo-Aragonesa con il
compromesso di Caspe, che designò un membro della dinastia Trastamara,
Ferrando d'Antequera conosciuto come
Fernando I di Aragona, padre di Alfonso V di
Trastamara detto il magnanimo colui che conquistò
il regno di Napoli con una guerra che durò dal 1436 al 1443.
Ironia della
sorte, dopo tante scomuniche e trattati la Santa Sede con
Papa Eugenio IV riconobbe come re delle due Sicilie
un re della Corona di Aragona forse perché i tempi cambiano e anche i
nemici, infatti un nuovo e più pericoloso nemico era in avvicinamento, l'Impero
Ottomano.
Il Regno di Sicilia (Napoli e Sicilia) sopravvisse sino al XIX
secolo quando ormai regnavano i re della dinastia dei Borboni. Il sovrano
che merita una nota di merito è sicuramente Carlo III
che
motivi di successione dinastica divenne Re di Spagna.
Vedi
Storia come nasce la Monarchia Spagnola
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27/12/2021 |