Vita e opere di Antoni Gaudí -
Note biografiche.
I primi anni. Le Radici. Mas de la Calderera
Antoni Gaudí i Cornet nacque nel Baix Camp a Riudoms il 25 di giugno del 1852 e venne in seguito battezzato a Reus .
Antoni, fu il quinto bambino della famiglia di Francesc e Antonia Cornet, Calderai di Riudoms residenti a Reus. Il giovane Antoni Gaudí era sofferente di artriti e crisi polmonari, non poteva frequentare regolarmente la scuola e questo l'obbligò a passare lunghe stagioni nella masseria familiare Mas de la Calderera di Riudoms
(nella foto)
Nel Giardino dei sette segreti, così lo chiamò in seguito, sviluppò la capacità di osservazione delle forme naturali proiettandole in seguito nelle sue opere, tronchi d'albero, piante, minerali e rocce, ossi e fossili, insomma quelle immagini della natura che egli considerò sempre come ispiratrice e sua gran maestra. Inoltre, aiutando suo padre nell'officina, imparò le virtù del lavoro e la trasformazione delle superfici in volume, quello che facilitò molto la sua immaginazione spaziale.
Giovanissimo, lavorò nella fabbrica tessile El Vapor Nou di Joan Tarras che scoprì in Gaudí la passione per gli studi ed in seguito fece in modo che frequentasse il liceo degli
Escolapios di Reus, ( Istituto di Istruzione Secondaria) dove ebbe compagni come
Josep Ribera e Eduard Toda con i quali come per gioco, studiarono il progetto di ristrutturazione del Monastero di Poblet (monastero medievale Panteon dei re Catalo Aragonesi).
La scuola contava in totale una sessantina di studenti tra i quali: I
fratelli Gaudí, Antoni e Francesc (poi medico).
Eduard Toda che divenne diplomático, arqueólogo, egiptólogo.
I fratelli Francesc e Joaquim Maria Bartrina de Aixemús, che divenne
poeta vincolato con il realismo e primo vanguardista... e altro.
Lo storico Antoni Aulestia i Pijoan, fondatore della " Associació
Catalanista d'Excursions " dove poi ritroveremo anche Gaudi.. fu anche
accademico della Real Academia de las Buenas Letras de Barcelona
Francesc Berenguer i Mestres che divenne collaboratore di Antoni
Gaudi nelle opere dell Sagrada Familia e nell'altare dedicato a Sant Josep
de Calassanç fondatore dell'Ordine degli
Escolapios
per saperne di più.
Vi domanderete perché lo menzioniamo, per prima cosa fu il primo altare in
sile modernista costruito nel Monastero di Montserrat (percorso verso
l'altare della Madonna), l'autore fu appunto Francesc Berenguer i Mestres
con la collaborazione delle stesso Gaudi
che come accennato sopra.. e poi, principalmente José de Calasanz Gastón
(1557- 1648) fu il fondatore delle scuole cristiane in Spagna..
Gli eventi della Rivoluzione "Gloriosa" del 1868 e i successivi disordini, costrinsero Antoni Gaudí a trasferirsi a Barcellona dove terminò il liceo e di seguito si iscrisse ad Architettura.
Insieme al fratello Francesc che studiava medicina, presero alloggio nel quartiere medievale nei pressi di Carrer Montcada e
Santa Maria del Mar dove sorgevano molte officine di artigiani nelle quali Gaudí prestò la sua opera apprendendo l' arte di lavorare i materiali ma principalmente, conobbe
Eudald Puntí i Gorchs e Llorenz Matamala che gli trasmise
l'arte di costruire modellini di gesso, nacque così una profonda e
inseparabile amicizia per la quale collaborarono in diversi progetti...
Antoni Gaudí in quell'epoca passava ore guardando fotografie di edifici orientali e frequentava le classi di
filosofia, estetica e storia. Andava ai concerti, gli piaceva il teatro classico e moderno e le letture poetiche. Partecipò a cenacoli intellettuali, visitò i monumenti e i luoghi più importanti della Catalogna.
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IL CONTESTO SOCIALE.
In quell'epoca, Barcellona si era convertita nel motore industriale della Catalogna e grazie ai nuovi sistemi di trasporto come il treno, l'industrializzazione etc, si crearono imprenditori... i ricchi imprenditori ovvero la borghesia che incrementarono l'offerta di lavoro,
conseguentemente, le nuove tecnologie causarono anche una forte immigrazione.
Aumentarono le fabbriche e i sindacati si ispirarono a correnti europee come il socialismo e l'anarchismo. Ben presto Barcellona raggiunse il mezzo milione di abitanti ma contrariamente all'aumento della popolazione, la città rimaneva quella medievale racchiusa nelle antiche mura e prigioniera di un passato ormai retorico ma sempre ricco di entusiasmi.
Si rese necessario un ampliamento della città, conosciuto come l'Eixample, e quando venne approvato il Plan Cerdà, di Ildefons Cerdà, di professione ingegnere, purtroppo, vennero abbattute le mura medievali, vennero uniti quartieri limitrofi al nuovo centro di Barcellona e venne creata la Rambla.
Questo periodo conosciuto come " Renaixement ", o Renaixença,
il cui significato trova la radice nelle parole come: Rinascenza,
rinascimento o addirittura risorgimento, similmente al movimento del
Romanticismo, fu un movimento del XIX secolo, di origine nei paesi di lingua
Catalana che comprendeva movimenti letterali e culturali e artistici che
portarono al MODERNISMO ed in seguito, NOVECENTISMO.
Antoni Gaudí si incorporò alla nascente Reinaxença catalana dove arriverebbe ad essere una delle sue più grandi figure.
Per mantenersi agli studi Gaudí dovette trovarsi un lavoro. Nacque proprio in questo periodo la collaborazione con la
Guanteria di Esteve Comella tramite l'officina Eudald Puntí dove produsse la vetrina che tanto impressionò Eusebi Güell i Bacigalupi (1878) nell'esposizione di Parigi.
Collaborò come disegnatore con ingegneri ed architetti, come Josep Fontseré, autore del parco della Cittadella (Ciutadella); Francisco de Paula del Villar , restauratore di Montserrat (e primo architetto dell Sagrada Familia) e Joan Martorell che insieme ai fratelli Llimona fu un fondatore del
Cercle Artístic de Sant Lluc, proprio al lato del famoso Ristorante Barcellonese conosciuto come Els quatre gats, dove si riunivano artisti che si dedicavano ad opere moralmente sane o religiose, in contrapposizione con il periodo anticlericale dell'epoca.
Lo stesso Gaudí si iscrisse al circolo nel 1898. Joan Martorell principalmente, fu colui che lo presentò a Jose Maria Bocabella il PROMOTORE del Tempio espiatorio della Sagrada Familia.
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IL GENIO -Antoni Gaudí le fonti, i suoi riferimenti.
Nel 1878, ottiene la laurea e il direttore della Scuola commentò: Oggi abbiamo dato il titolo di architetto ad un matto o un genio.
Antoni Gaudí fu cosciente della sua capacità di genio dell'arte e che le sue idee non erano una ripetizione ma una innovazione di quello che avevano fatto gli architetti fino ad allora.
Gaudí aveva studiato e scoperto le leggi geometriche e costruttive che avevano a che fare con leggi naturali. L'unica cosa che lo spaventava era che nessun altro architetto le avesse messe prima in pratica ed egli dovesse essere in primo.
Decise di realizzare la sua arte con questi stessi modelli, ma decise di non copiare ma bensì di proseguire nel suo corso affermando: l'originalità consiste nel ritornare all'origine.
Aveva il dono di appropriarsi di molte informazioni con incredibile velocità e la conoscenza delle opere di
Violet le Duc abile medievalista, Llorens i Barba pensatore e filosofo spagnolo cattedratico di metafisica,
Pau Milà teoria e storia dell'arte che concretizzava l'integrazione dell'arte nella cultura ecc.
Questi personaggi fecero da linee guida per i suoi progetti.
Bisogna menzionare anche Ernst Haeckel pubblicò molti libri tra cui Kunstformen der Natur" sulla morfologia degli esseri in natura. Haeckel fu un importante studioso di filosofia e biologia marina che pubblicò studi su le forme naturali come protozoi, radiolari, meduse ecc... le cui forme sono parti integranti di molti lavori effettuati dallo stesso Gaudí.
Nell'epoca dell'Art
Nouveau e quindi anche del modernismo, furono in molti ad ispirarsi all' architettura organica (es. Alvar Aalto, Anton Seder, Maurice Verneuil..) perché, niente appariva così nuovo e originale come questi organismi primitivi per forgiare nuove forme.
Antoni Gaudí inventò nuove strutture architettoniche mescolando tendenze medievaliste con spunti orientali concatenati da elementi elaborati nella morfologia naturale; le meduse nella Sagrada Familia, i radiolari nella Casa Calvet ecc...
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Obrera Mataronesa - Mataró.
Antoni Gaudí aveva 25 anni e non aveva ottenuto ancora il titolo di Architetto quando iniziò la sua collaborazione con
Salvador Pages originario di Reus, tornato recentemente dagli USA, aveva un progetto innovativo: una
Cooperativa tessile, la Obrera Mataronesa, prima fabbrica cooperativa della Spagna con impressionanti innovazioni tecnologiche. Gaudí ricevette l'incarico di costruire una serie di edifici e le abitazioni destinate ai lavoratori. Tutte di buona fattura dotate di acqua, luce e orti.
Gaudí conobbe quella che fu l'amore impossibile
della sua vita,
Josefa, Pepeta Moreu, una donna che precorreva quei tempi ancora restii alle nuove mode dell'emancipazione femminile la quale insegnava nella cooperativa e frequentava salotti di liberi pensatori, massoni, catalanisti, socialisti, antimonarchici ecc.
Antoni Gaudí, in quella epoca, mostrava di essere un "dandy" ed'era attratto fortemente da Pepeta Moreu che non accettò mai le sue proposte matrimoniali e alla fine sposò un commerciante di legnami.
C'è da dire che Antoni Gaudí visse molto da vicino e studiò a fondo i problemi dell'operaismo e soprattutto le deplorevoli condizioni di vita degli operai.
È il momento dell'Internazionale, con la tendenza socialista di Marx e l'anarchico di
Bakunin, Mikhail Alexandrovich Bakunin che difendeva il movimento
operario e il movimento anarco-sindacalista, un periodo di forte tenzione in
tutta Europa.
Tuttavia Gaudí non si fece influenzare da questi movimenti però si convertì
in un nazionalista Catalano con una forte ispirazione cattolica e nello
stesso tempo divenne progressista e laico come la maggior parte dei
modernisti. Lo stile delle sue opere si ispirarono certamente anche al
medievalismo e alla fine, devozione e misticismo che furono un elemento
distaccato del suo stile, lo "stile Gaudí " Architetto di Dio.
Curiosità. Joan Maragall, amico intimo di Antoni Gaudí, scrisse un libro
LA CALAVERADA, il cui protagonista, è un giovane un poco donnaiolo e un poco dandy che si suppone essere appunto Gaudí.
A proposito di libri, Novella consigliata: La chiave Gaudì, una
fantastica novella dove la fantasia si relaziona con l'opera del grande
architetto.
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GAUDI : le contraddizioni ed il mistero della Massoneria.
Non possiamo affermare che Gaudí fosse legato alla massoneria, piuttosto,
potremmo dire che questa, si appropriò di simboli usati anche nella
simbologia cristiana.
Considerando
l'opera della Sagrada Familia come un grande libro aperto sul cristianesimo
e i suoi simboli,
abbiamo dedicato una pagina dove viene descritta la simbologia con
significato ambiguo.. . Pagina:
Gaudí e la
Massoneria dove incontrerete anche, esattamente
nel Porto Olimpico di Barcellona alcuni costruzioni che casualmente fanno
parte del linguaggio Massonico.. come la sfera, le due colonne , la piramide
etc.
Libro consigliato: Ernesto Milà - Antoni Gaudí y la Massoneria - La
Barcellona esoterica
In quei tempi Gaudí, giunto ad un discreto successo ed a un buon livello economico praticava lo scomparso "Cafè Pelayo", situato nell'omonima strada, frequentato da intellettuali, catalanisti e anticlericali,
ma anche da architetti come Domenech i Montaner ed altri.
Spesso si relazionava con alcuni di loro come i fratelli Fontserrè (ricordiamo la collaborazione tra Josep Fontserè i Mestre e Gaudí alla fontana della cittadella), Eduard
Fontserè era presidente della loggia segreta Lealtad. Frequentava l'architetto Camil Oliveras che aveva progettato il monumento al principe russo Bakunin, quindi relazionato con l'anarchia.
Eudald Canivell e Masbernat, tipografo, bibliotecario e redattore di diverse
riviste anarchiche come La Tramontana e Acracia, e faceva parte della
redazione de l'Avenç e La Asociación.
Fondó anche dell'Associació Catalanista d'Excursions Científiques
(1876), conosciuto per il suo nome di battaglia, Bakunin, era anarchico e affiliato ad una loggia massonica.
In seguito nel 1878 divenne solo: "Associació d'Excursions Catalana"
Gaudí fu un membro di questa associazione ma non vuol dire che condivideva
le idee del suo primo fondatore anche perché l'associazione
organizzava attivitá culturali e sportive, speleologiche etc..
L'Associazione, promosse " l'Istituto di Studi Catalani" e nella sua sede si
tenne il Primo Congresso Internazionale della Lingua Catalana.
potete visitare il Centro Escursionista
Barcellona nel centro di Barcellona, nel tempio di Augusto ..
Però bisogna considerare che all'epoca Barcellona era sede di molte logge massoniche o associazioni para esoteriche e Antoni Gaudí era un uomo attraversato da forti contraddizioni almeno prima di conoscere e frequentare l'architetto Joan Martorell che fu anche suo mentore.
Martorell, di carattere bonario ed estremamente religioso, condusse Antoni Gaudí fuori da questa cerchia.
Gaudí, alla morte di suo fratello Francesc, di sua sorella Rosa e di sua madre si fece carico della nipote orfana e del suo anziano padre Francesc.
- Segui leggendo : la simbologia massonica di Gaudí
- Curiosità. Massoneria nelle costruzioni moderne a Barcellona?.
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IL PROGETTO DELLA SAGRADA FAMILIA
Nel 1883, Joan Martorell in qualità di consulente del progetto della Sagrada Familia per conto del
Sig. Boccabella, fondatore all'associazione di San Giuseppe, cercò di risolvere i contrasti nati tra l'architetto Francisco de Paula del Villar titolare del progetto della Sagrada Familia ed il presidente che era appunto lo stesso Boccabella.
Immagine: progetto della Sagrada di Paula del Villar
Tali problemi risultarono insuperabili e quindi Martorell propose un cambio nella conduzione del progetto presentato il suo giovane amico Antoni Gaudí. Anche se Gaudí non corrispondeva in quel momento, ai canoni di fede assoluta voluta dal Boccabella e dai seguaci dell'associazione di San Giuseppe, i Josefins, un sogno o una ispirazione divina avuta da un suo parente descriveva l'immagine dell'architetto della Sagrada Familia, come un uomo dallo sguardo magnetico ma principalmente con occhi azzurri, che guarda caso corrispondeva alla fisionomia di Antoni Gaudí.
Così almeno racconta Josep Pijoan, architetto e professore di storia dell'Arte del Pomona College, California.
Antoni Gaudí, presentato da persona autorevole come Joan Martorell, appoggiato dal Conte Eusebi Güell, divenne il nuovo architetto del Tempio Espiatorio della Sagrada Familia.
L'architetto si compenetrò con finalità religiosa e artistica nel Tempio. Per 43 anni, fino alla sua morte, Gaudi dedicò tutte le sue energie nel sviluppare il progetto della Sagrada Familia, le sue idee su struttura, forma e simbolismo, fusi in una sintesi perfetta di forme razionali estratte dalla Natura.
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LE OPERE DI ANTONI GAUDÌ
Gaudí fece amicizia con alcuni prelati innovatori delle riforme sociali e della riforma liturgica. Citiamo il poeta Mosén (padre) Giacinto Verdaguer; Joan Battista Grau vescovo di Astorga, che gli affidò la ristrutturazione del palazzo episcopale (1887-1893); Enric d'Ossó, fondatore delle Teresianas che gli incaricò la riforma del Colegio de Santa Teresa (1888-1889); Pere Campins, vescovo di Maiorca che gli incaricò la riforma dell'interno della cattedrale (1903-1914), etc. Si sottolinea l'amicizia con Josep Torres i Bages, vescovo di Vic, ideologo e stimolatore del movimento cristiano della Renaixença de Catalunya.
Gaudi alternò il suo lavoro nella Sacra Famiglia coi suoi altri incarichi su edifici civili, oltre a quelli per il
- Conte Eusebi Güell, La finca Güell (1884-1887), Palau Güell, las Bodegas Güell, (1895-1897),
Chalet del Catllaràse
situato in "La Pobla de Lillet (Bergadá)"
i Jardines Artigas en la Pobla de Lillet (1902/1910)
GoogleMaps
Park Güell e la Colonia Güell (1908- 1917)
Pagina web
Colonia Güell
Il Capricho (1883-1885) Comillas
Casa Vicens (1883-1888)
situata: Carrer de les Carolines Barcelona
Casa Calvet (1898-1899)
Indirizzo: Carrer de Casp, 48 Barcelona
Casa Batlló (1904-1906)
Casa Milà chiamata la Pedrera (1906-1911)
situata - Paseo de Gracia Barcelona
Torre di Bellesguard, 1900-1909
Indirizzo: Carrer de Bellesguard, 20,
GoogleMaps
Altri lavori di Antoni Gaudí: con Josep Fontseré, la fontana monumentale (1873) -
Ciutadella e Zoo di Barcelona
Chiesa dei "Jesuitas de Casp" con Joan Martorell (1882) - Carrer de Casp, 25
Barcelona
la Casa Botines de León (1892) -
Pl. de S. Marcelo, 5, 24002 León
Alcuni lavori presso Monastero di Montserrat con Francesc de Paula Villar (1876) -
Nel 1878, Las Farolas (lampioni) di Plaza Real
o Plaça reial Barcelona - Si accede dalla Rambla
La vetrina già menzionata per Esteve Comella che servirà per esporre i suoi prodotti all'Esposizione Universale di Parigi.
Inizia a progettare la Cooperativa Obrera de Mataró - Nel 1879 realizza alcune decorazioni nel convento di Jesús-Maria de Sant Andreu del Palomar -
Nel 1889 realizza l'altare de San José de Calasanz nella Basílica de Montserrat -
Vedi link Escolapios
Nel 1893 la Chiesa della Colonia Güell a Santa Coloma de Cervelló - 1900 riforma della facciata di casa Pere Santaló nella calle Nou de la Rambla ed esegue la decorazione di una sala del "Café Torino" nel Paseo de Gràcia.-
Nel 1901 realizza alcuni lavori nella "Finca Miralles" - 1912, Gaudí realizza il pulpito della Chiesa di Santa Maria de Blanes purtroppo distrutto nel 1936 . Solo progetto: Palazzo Episcopale di Astorga
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LA FACCIATA DELLA PASSIONE DELLA SAGRADA FAMILIA.
La sua
religiosità andò intensificandosi progressivamente. Così nella quaresima del
1894, a quaranta due anni, perpetrando un digiuno che quasi gli causò la
morte immaginò la facciata della passione poi realizzata da Josep Maria
Subirachs.
FACCIATA DELLA PASSIONE
Nel 1906, a cinquantaquattro anni, andò a vivere nella casa del Park Güell. Ogni mattina dal parco andava alla parrocchia di Sant Joan di Gràcia per partecipare all'eucaristia e dopo continuava sino alla Sagrada Familia. Ogni giorno a fine lavoro, Gaudi si recava all'Oratorio di Sant Felip Neri per realizzare le sue devozioni personali e parlare col suo consigliere spirituale, il padre Agustí. Era sua convinzione che senza sacrificio era impossibile immaginare quell'opera che con i simbolismi glorificavano l'essere che secondo lui era l'autore della creazione.
Per questo ebbe una vita di penitenza e povertà volontaria.
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LA TRAGICA FINE DI GAUDI.
Nell'ultimo periodo della sua vita ormai viveva dentro la Sagrada Familia (1925), la mancanza di confort rese il suo aspetto abbastanza trasandato e quando il lunedì 7 giugno del 1926 l'investì un tram, scambiato per un barbone venne portato come povero all'ospedale della Santa Croce dove morì tre giorni dopo.
Il suo funerale fu una grande manifestazione che accompagnò il feretro dall'ospedale sino alla cripta della SAGRADA FAMILIA, dove è sepolto.
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Antoni Gaudí e il Modernismo. Dicono di lui.
Gaudí il più convinto sulla questione Catalana.
Gaudí il più credente di tutti gli architetti. Nelle sue opere sempre compare un riferimento alla fede.
Gaudí l'architetto più geniale ed improvvisatore di chiunque altro. Un grande ed ineguagliabile creatore, inedito, logico, però a detta di alcuni in un mondo completamente suo.
Alcuni lo definiscono come:: L'architetto di Dio. Ma non basta, venne
definito un architetto surrealista da Salvador Dalí che disse di lui: Gaudí
non interpreta il Modernismo, ma crea uno stile unico che si può chiamare lo
stile di Antoni Gaudí.
Indice
Nota sul Palazzo Episcopale di Astorga.
Astorga, fa parte del Camino di Santiago. Si ha notizia di questa costruzione sin dal X secolo come un tempio pagano. In seguito venne donato al Vescovo Don Pelayo dalla Regina Urraca.
Dopo l'incendio avvenuto nel 1886, l'edificio rimase completamente distrutto e il Vescovo originario di Reus, Joan Baptista Grau incaricò il suo amico Antoni Gaudí della ricostruzione che si avvalse di di documenti relativi all'ambiente architettonico della zona di León per realizzare il nuovo Palazzo Episcopale.
Utilizzando materiali del luogo, come il granito grigio tipico del Bierzo, Gaudí progettò l'edificio in stile neo gotico, sullo stile del palazzo Bellesguad di Barcelona (antica residenza del Rey Marti) e il collegio delle Teresiane.
I lavori cominciarono nel 1889 ma con la morte del vescovo Joan Baptista Grau si produssero delle difficoltà insormontabili per le quali Gaudí abbandonò il progetto ritirando anche le maestranze catalane.
Si susseguirono diversi architetti quando il progetto fu affidato a Ricardo García Guereta che lo portò a termine nel 1915 modificando anche l'idea originaria di Gaudí. Ma la storia racconta che durante la guerra civile il palazzo episcopale fu sede della Falange e per questo si produssero diversi danni che richiesero una restaurazione nel 1956.
Da allora il palazzo è la sede del Museo de los Caminos, dedicato al Camino di Santiago de Compostela
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