1746 vede la nascita del futuro e celebre pittore spagnolo, Francisco
Goya y Lucientes. Nasce a Fuendetodos e vicinissimo, un museo a lui dedicato
il museo del Grabado, inaugurato in 1989, dove si esibisce l'opera grafica
di Goya e cose riferite alle tecniche di incisione.
Giovanissimo si trasferisce con la famiglia a Saragozza dove perfezionerà e
apprenderà l'arte della pittura. In seguito Studierà a Madrid ed invano
parteciperà a ben due concorsi per la borsa di studio all'Accademia di
dall’Accademia di Belle Arti di San Fernando (1763), la scuola di Dalì e
Picasso e moti altri.
Inizia a viaggiare, visitando Roma Venezia Siena e Napoli. Ma fu l'accademia
delle Belle Arti di Parma a riconoscergli un successo classificandolo
secondo con l'opera Annibale vincitore, che rimira per la prima
volta dalle Alpi l’Italia. Tornando a Saragozza gli viene commissionato ciò
che tutti possono ammirare nella Cattedrale Nuestra Señora del Pilar a
Zaragoza, gli affreschi: "L'Adorazione del Nome di Dio" e la "Cupola Regina
Martirum".
In seguito sposa la sorella di Francisco Bayeu, in celebre pittore di corte,
quindi in seguito la coppia si trasferisce a Madrid dove lavora nella
fabbrica di tappeti e arazzi destinati alla corte reale di Carlo III, la
Real Fábrica de Tapices de Santa Bárbara. Foto: Autoritratto Goya:
Il Pardo, antica casa di caccia della famiglia reale
(restaurata e ampliata per un italiano nel 1772, Fracesco Sabatini su
commissione di Carlo III) ma anche un paese dal medesimo nome, divenne la
residenza di Francisco Goya per molti anni nei quali eseguì cartoni,
incisioni etc per la famiglia reale. Curiosità. L'antica casa della Posta
dove ha vissuto Goya, oggi e' un ristorante chiamato 'La Marquesita'.
Come Diego Velazquez, Goya divenne il pittore di corte, del Pardo però, ma
nel 1778 il suo disegno si era evoluto con Il chitarrista cieco che coloro
che facevano gli arazzi si trovarono in difficoltà nel riprodurre il disegni
di Goya. l tratti ironici e grotteschi diventeranno l'elemento che lo
distinguerà dagli altri pittori spagnoli contemporanei. Foto Fuendetodos
Nel 1780, con il cognato, Francisco Bayeu inizia a lavorare su le
decorazioni de El Pilar a Saragozza, ma i rapporti tra i due peggiorarono
per il protagonismo da parte di Goya che voleva per se, l'incarico di
pitturare la cappella del PILAR. In seguito la famiglia reale, affidò a
Francisco Goya l'incarico di pitturare una pala della chiesa di San
Francisco el Grande in Madrid. Nel contempo anche a Francisco Bayeu venne
affidato il solito incarico ma una cappella diversa.
Sempre nel 1780 viene nominato accademico di merito Accademia de San
Fernando e per tale occasione, come suoi predecessori, Mengs e Velazquez,
mostrando di dominare i contrasti tra chiaro scuri, pittura il Cristo
crucificado.
Ma è con il ritratto di José Moñino conte di Floridablanca
che Goya esce completamente dalla sfera influente del cognato. Questo
episodio dette a Francisco Goya la notorietà e celebrità negli ambienti
nobili che lo ricompensarono con commissioni e quindi denaro.
Questo periodo, l' apprezzamento per i ritratti eseguiti in special modo per
la famiglia Almamira e i duca di Osuna che lo elevarono al rango di pittore
famoso tanto che pitturò la La familia del infante don Luis de Borbón nel
1784, Los duques de Osuna y sus hijos, nel 1788.
Anche se l'acquaforte era la tecnica abituale dei pittore-incisori nel
secolo XVIII, l'acquatinta gli permette di creare superfici con sfumata di
ombre grazie all'uso di resine diverse, ottenendo così una gradazione nella
scala di grigi che gli permette di creare un'illuminazione drammatica ed
inquietante ereditata dell'opera di Rembrandt. Ed è con questa tecnica che
Goya inizia l'incisione romantica e contemporanea con una serie di carattere
satirico, I Capricci, Los caprichos, che lo porteranno a descrive Fantasie,
stregoneria, pazzia e crudeltà dove non mancano certo gli episodi bellici
che attraversarono la storia di quell'epoca.
Nel 1808, l'invasione della Spagna per le truppe napoleoniche collocò
l'artista in una situazione delicata, poiché mantenne il suo posto di
pittore di corte con José Bonaparte. A dispetto di tutto, non smise di
descrivere gli orrori della guerra con opere come quella del 2 maggio 1808,
El dos de mayo de 1808 e le fucilazioni del 3 di maggio che riflettono i
drammatici avvenimenti di quelle date a Madrid che non furono le uniche
testimonianze delle atrocità provocate dalla guerra ma compose oltre 60
incisioni, I disastri della guerra. Restaurata la monarchia di Fernando VII,
Goya dovette ritirarsi dalla vita pubblica e ormai malato e divenuto sordo
dipinse quadri e murales con toni molto scuri, conosciuti come Pinturas
negras, pittura nera, quindi si trasferì nel 1824 a Bordeaux, dove senza
smettere di coltivare la pittura e l'incisione con i quali anticipò
l'Impressionismo, mori il 16 aprile del 1828 Inizio
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