Ingerenza pontificia nel regno delle due Sicilie

Ingerenza pontificia nel regno delle due Sicilie

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Ingerenza pontificia nel regno delle due SicilieIl rapporto tra Chiesa e Impero inizia con l'investitura di Carlo Magno.
Il potere temporale dell'impero e il potere spirituale con il quale condurre l'uomo alla beatitudine e al paradiso.. e alla vita eterna..  però i due poteri arrivarono ad uno scontro.. dove l'uno voleva prevalere  e conquistare la supremazia... temporale..

Il regno delle due Sicilie no  fu ne il primo ne l'ultimo degli confitti medievali, vediamo i fatti:

Bisogna considerare la crisi politica tra Lo Stato Pontificio e l'Imperatore Svevo sin dal tempo di Federico Barbarossa. Origine del Regno di Sicilia e i Normanni.

Senza contare che in questo periodo nel bel mezzo del Medioevo, sia l'Imperatore che il Re di Francia tentavano di assoggettare le terre Italiane quando invece le popolazioni aspiravano a conquistare la libertà. Dominazione del regno di Sicilia
Vedi anche
La Sicilia Aragonese

Qui nacque comunque il confronto tra Guelfi, (sostenuti e sostenitori dello Stato Pontificio) e Ghibellini sostenitori dell'Imperatore.

I "Papa-re" di allora, Urbano IV successivamente Clemente IV ed infine Martino IV , tutti Francesi, preferirono che il controllo del regno di Sicilia fosse affidato agli Anjou legati da vincoli di sangue con il regno di Francia, per così dire "alfiere" dello Stato Pontificio sin dai tempi di Pipino il Breve, e ovviamente in quel tempo, sostenitori dello Stato Pontificio.

Per questo Carlo I di Anjou con l'appoggio Papale sconfisse Manfredo e Conradino Hohenstaufen (ultimi nella dinastia Sveva) nelle rispettive battaglie di Benevento (1266) e Tagliacozzo (1268) divenendo così "RE della Sicilia" e come tale, trasferì la capitale da Palermo a Napoli. Il nuovo sovrano ed i suoi funzionari non fecero altro che imporre tasse e opprimere il popolo e disprezzare i nobili togliendo a questi, cosa peggiore, le cariche di stato, terre etc.

Papa Martino IV da WikiediaPurtroppo per gli Angioini, la Sicilia era e rimaneva una roccaforte Ghibellina e quando i nobili si appellarono al Papa Martino IV denunciando i soprusi questi, eletto con l'appoggio francese, certamente, non intraprese nessuna mediazione.

In conseguenza i nobili capeggiati da Giovanni da Procida si rivolsero all'Imperatore di Bisanzio ed in seguito a Pietro III di Aragona (Pere III o Pedro III) offrendogli il regno in quanto aveva sposato Costanza Hohenstaufen conosciuta in seguito come Costanza II di Sicilia
.

La reazione di Martino IV fu evirale, scomunicando Pere III indí una vera e propria crociata contro la Corona di Aragona capeggiata da Filippo l'ardito di Francia.. però non finí molto bene...il re francese fu ferito a morte e perí poco dopo a  le Perthus, al confine Francia - Catalunya..

Invece Martino IV fini nel purgatorio, cosí narrava Dante nella divina commedia.

Si narra la leggenda delle mosche di San Narciso - Girona -  quando le truppe di Filippo l'ardito profanarono il sarcofago di San Narciso nella chiesa di San Feliu.

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La chiesa e la religione, come influirono nel rinascimento? La Chiesa nel rinascimento e le guerre di religione


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